Il Dom Perignon è sinonimo di Champagne. Non si può parlare di Champagne senza citare il Dom Perignon, che negli anni ha saputo dimostrare la sua straordinaria eccellenza. Bottiglie di rara qualità, uniche nel loro genere, desiderate dagli appassionati e icone di un nuovo status symbol. Chi pensa alla produzione di vini francesi trova in questo marchio il vero top di gamma del panorama vinicolo d’Oltralpe.
Per chi ama il Dom Perignon i prezzi non sono certo un problema. Il costo è proporzionale al successo del marchio, al suo ruolo nel mercato del lusso. Una bottiglia di Dom Perignon è legata al piacere di gustare un sapore per pochi, dove tradizione e gusto si uniscono in una vera esperienza enologica. Non si tratta solo di degustare, ma di assaporare il piacere di bere un Dom Perignon.
Scopriamo insieme qualcosa di più su questo Champagne, a partire dalla sua storia.
La storia del Dom Perignon
L’origine del Dom Perignon non è del tutto certa. Il suo nome deriva da quello del monaco benedettino Pierre Perignon, che secondo una parte della storiografia è l’inventore dello champagne, nel periodo storico a cavallo tra ‘600 e ‘700.
Nonostante l’invenzione dello champagne vada trovata in quel periodo storico, fu il Dom Perignon a trasformare lo champagne in un prodotto tendenzialmente di lusso, un simbolo di status sociale. Ciò è avvenuto non troppi decenni fa: il primo anno di produzione sembra essere stato il 1921, ma non corrisponde all’anno di vendita. Le prime bottiglie arrivarono sul mercato con un invecchiamento di circa 15 anni, nel 1936, negli anni successivi al Crollo di Wall Street. La seconda metà degli anni ‘30 segnò un forte periodo di ripresa, seppur lontano dagli anni precedenti il Crollo della Borsa del 1929. Nonostante ciò la ripresa coincise con un nuovo aumento dei consumi, e una nuova richiesta per quanto riguarda il mercato del lusso. Per questo la produzione di Dom Perignon, una volta sul mercato, riuscì a imporsi sul mercato.
Caratteristica molto importante del Dom Perignon è la scelta di produrre questo champagne solo negli anni migliori. Ciò significa che nelle annate dove la vendemmia non è adeguata questo champagne non viene prodotto, aumentandone il prestigio e la richiesta sul mercato.
Come viene prodotto il Dom Perignon?
Il Dom Perignon viene prodotto in una maniera decisamente molto ricercata. La base di questo champagne è composta per il 55% da Chardonnay, mentre il Pinor Noir copre il restante 45% della composizione. La dose riportata è di 7 grammi per ogni litro.
Particolarità della vendita del Dom Perignon deriva non solo da quanto detto nel paragrafo precedente (utilizzare solo le migliori vendemmie), ma anche nella distanza temporale che va dalla produzione alla vendita: la bottiglia principale viene venduta a non meno di otto anni dalla produzione, mentre il rosato addirittura attende dodici anni prima di essere venduto al pubblico.
La produzione è comunque molto ampia: si parla di almeno cinque milioni di bottiglie nelle normali vendemmie, un numero in grado di soddisfare un mercato che continua a crescere, chiedendo queste bottiglie dal sapore inimitabile.
Esistono anche delle speciali bottiglie in edizione limitata, molto ambite dai collezionisti di tutto il mondo. Proprio il collezionismo ha coinvolto i tanti appassionati di questo champagne, pronti non solo a gustare, ma anche a collezionare il meglio della produzione di Dom Perignon.
Per chi ama il vino, e soprattutto per chi ama lo champagne, non c’è niente di meglio di una bottiglia di Dom Perignon. Il costo viene ripagato dal piacere di una bottiglia che il nostro palato non riuscirà a dimenticare.
Che sia per noi stessi, o per un regalo di gran pregio, l’acquisto di una bottiglia di Dom Perignon non potrà in alcun modo deludere.